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Relazione Osservatorio Immobiliare Fiaip Alessandria - 2° Semestre 2013
15/01/2016

Situazione del mercato – secondo semestre 2013.

 

Il mercato, nella seconda parte del 2013, si è mosso con le stesse dinamiche dei mesi precedenti, in un quadro economico difficile e con una domanda  che ha i connotati della riorganizzazione piuttosto che dell’espansione e dello sviluppo.

 

Le richieste, sempre molto contenute, sono finalizzate a rivedere gli utilizzi delle strutture produttive prevalentemente in un ottica di ridimensionamento, di contenimento dei costi di gestione e di capitalizzazione delle attività, cercando di rendere liquidi gli immobili di proprietà, azzerando in tal modo i mutui contratti per l’acquisto o producendo liquidità da conferire nell’attività corrente.

 

Gli immobili immessi sul mercato sono così aumentati creando anche interessanti opportunità di investimento sia per la possibilità di scelta, sia per le condizioni d’acquisto, spesso molto vantaggiose.

 

Ciononostante, il generale quadro di incertezza,  la pesante tassazione sugli immobili, la continua  “perversa” attenzione della politica verso il patrimonio immobiliare che si concretizza in una costante produzione di norme, sempre più invasive, spesso schizofreniche e dall’utilità più che dubbia e, soprattutto, la mancanza di segnali di inversione di tendenza, viene percepito negativamente dagli investitori che mantengono un atteggiamento attendista .

 

Anche nel mercato delle locazioni si evidenzia la richiesta di collocazioni con profili più economici, sacrificando spazi a beneficio di un contenimento di costi di gestione.

In quest’ottica vanno anche le frequenti rinegoziazioni delle condizioni contrattuali tra locatore e conduttore, nel tentativo di mantenere vivo un rapporto accettando, per un periodo di tempo determinato, una riduzione dei canoni.

 

Sul fronte del credito permangono le difficoltà conosciute e si constata che, nonostante le positive dichiarazioni di intenti di inizio 2013 non si è notato alcun cambiamento nella sostanza dei fatti.

Dall’atteggiamento degli istituti di credito sembra che finanziare  il comparto produttivo sia visto come un male necessario piuttosto che come  una delle missioni aziendali.

 

Avevamo concluso la relazione del primo semestre con l’auspicio che la politica si attivasse per favorire gli investimenti, in particolare per il recupero delle strutture esistenti, promuovendo sgravi fiscali, agevolazioni nel credito e sburocratizzazione delle procedure di intervento . Dobbiamo amaramente constatare che la direzione intrapresa è esattamente quella opposta.

 

Nella gestione di questa crisi si ha l’impressione che più d’uno non faccia la propria parte, tuttavia il nostro compito rimane quello di sempre :  lavorare! E attraverso il lavoro superare le difficoltà augurandoci almeno che altri smettano di “lavorare“ per crearcele!

 

 

Mauro Ravera – Gennaio 2014